È un servizio educativo professionale residenziale rivolto a bambini che, per ragioni diverse, hanno necessità di essere allontanati dalla propria famiglia per periodi più o meno brevi. Le nostre comunità si configurano come strutture residenziali a carattere familiare e sono presenti sul territorio con finalità di tipo preventivo e di contrasto al disagio sociale. La funzione de La Casa del Sorriso è quella di accogliere temporaneamente il minore con la finalità di sostenerne il processo di crescita e favorire il rientro in famiglia, e laddove non è possibile, promuovere percorsi alternativi di affidamento familiare. L'azione della Comunità si colloca nella rete dei servizi socio-assistenziali presenti nel territorio e interagisce stabilmente con tali agenzie educative formali ed informali: Servizi Sociali, Tribunale per i Minori, Scuola, Famiglia, Consultori familiari, Dipartimenti di Salute mentale e N.P.I., Volontariato, Associazionismo, Agenzie del tempo libero. Le nostre comunità sono concepite come strutture di accoglienza capaci di “progettarsi” a misura delle esigenze del minore. Ogni momento viene pensato per rispondere adeguatamente alle necessità dei bambini e dei ragazzi. Il percorso educativo in comunità è quindi orientato ad offrire ai minori le giuste esperienze ed opportunità di crescita. Le attività si indirizzano, così, verso la piena appropriazione della sfera affettivo-relazionale, verso l’incremento della capacità di socializzazione; i laboratori proposti spaziano dal recupero scolastico pomeridiano ai momenti ricreativi come lo sport, i laboratori ludico-ricreativi per i bambini, gli spazi creativi e socializzanti come i laboratori espressivi e psicoterapeutici. L’intervento educativo de La Casa del sorriso ha i seguenti obiettivi: Si configura come uno spazio educativo guidato dove i bambini, in un ambiente ricco e stimolante, possono essere accompagnati nelle delicate fasi della crescita. Spesso accompagnati dalle mamme, i minori possono crescere in un ambiente familiare e protetto; per le mamme questo può diventare un luogo in cui sperimentare nuove modalità di vivere insieme ai propri figli, e accrescere le loro competenze genitoriali. La scelta di occuparsi della relazione madre figli, prende forma dalla convinzione che le difficoltà dei bambini debbano essere ascoltate dagli adulti sin dal loro esordio, poiché accogliere per tempo i primi segni di un disagio ha un'alta valenza preventiva per l'intera famiglia e per la società. Il lavoro educativo attuato con i ragazzi e ragazze di età compresa tra i 7 e i 13 anni risulta di grande rilevanza sociale nella prevenzione delle varie forme di disagio psicologico e sociale. I ragazzi/e infatti si trovano ad affrontare, in questa fase, compiti impegnativi nel processo di costruzione della propria personalità: lo sviluppo fisico e psicologico investe ambiti delicati quali quello dell'identità sessuale, sociale e morale.
Nel caso dei ragazzi ospitati dalle nostre comunità, più volte definiti a rischio di devianza sociale, l'obiettivo è quello di proporre un intervento tempestivo ed efficace in un momento in cui probabilmente i processi di identificazione con i valori e i comportamenti devianti della propria famiglia e del proprio ambiente non si sono ancora rigidamente strutturati.
La comunità propone un percorso educativo incentrato sull’orientamento al futuro. L’ipotesi di fondo è che l’orientamento al futuro, la dimensione progettuale siano fattori costitutivi dell’identità: scopi da raggiungere, progetti cui partecipare, diventano dei dispositivi per cominciare a sperimentare l’efficacia e la praticabilità di nuovi e differenti modi di pensare e di agire. In altri termini, la presa di distanza dal passato è il prodotto di un differente modo di agire nel presente e di pensarsi per il futuro. Diventa quindi prioritario con i ragazzi adolescenti attivare un percorso individualizzato di orientamento.
L'elemento caratterizzante della vita in comunità è la casa (ed è da qui che prende il nome di casette poi modificato in comunità), la casa è l'ambiente educativo il clima familiare sostiene e promuove la crescita dei bambini/e, ed i ragazzi possono trovare le condizioni e il luogo favorevole per dare senso e orientamento alla loro vita. L’intervento educativo si propone accompagnare il ragazzo nel delicato lavoro di costruire e consolidare la propria identità, portandolo ad accettare se stesso, a creare e migliorare i rapporti con la famiglia e a vivere relazioni più serene con il proprio ambiente.
Gli spazi, i tempi, le regole di vita sono di conseguenza, come in ogni famiglia, non rigidamente strutturati ma flessibili prevedono un coinvolgimento attivo dei minori e se possibile delle loro famiglie, e centrati sulla possibilità di raggiungere i seguenti obiettivi:
• Sostenere i percorso di crescita dei bambini; la capacità di superare ed elaborare l’esperienze traumatiche vissute.
• Favorire e sostenere la socializzazione e le capacità relazionali.
• Individuare i bisogni evolutivi individuali e progettare interventi educativi adeguati.
• Coinvolgere i minori in esperienze educative che lo rendano protagonista del proprio percorso di vita.
• Sostenere la progettualità a vantaggio dei minori che favoriscano il rientro nella propria famiglia d’origine.
La comunità dei piccoli (fascia di età 0 - 6 anni)
Le comunità degli adolescenti 7 - 14 anni
La vita in casetta